“Economia domestica…”


“Economia domestica…”

Sempre più spesso si sente parlare del termine “economia domestica”. In linea generale questo termine annovera diverse abilità nella gestione della casa, in ordine soprattutto all’amministrazione dei beni, al buon funzionamento del settore alimentare e più in generale alla nutrizione.

Ma se è una prerogativa fare economia a livello domestico lo diventa ancora di più presso strutture più complesse quale può essere un ristorante appunto. Se c’è una cosa che ho imparato durante la mie esperienze di lavoro è che in un ristorante è assolutamente necessario per non dire indispensabile, e senza esagerare, che uno chef con funzione di coordinamento abbia e metta in pratica le nozioni di economia domestica. Insomma deve anche essere, e passatemi il termine, una sorta di “imprenditore di economia domestica” in grado di  istruire i collaboratori, dirigendone  e coordinandone le attività e sovrintendendo all’attuazione dei rispettivi compiti; di verificare le necessità e provvedere all’acquisto di generi alimentari, articoli per le pulizie, generi di consumo e articoli generici; Verificare lo stato delle merci e dei prodotti per l’economia domestica garantendone la corretta conservazione.

Applichiamo tale principio a un prodotto di stagione diffuso nelle nostre zone: la zucca.

tortelli

A chi non è mai capitato di avere una bella zucca e di non sapere come fare a non buttare una parte di essa perché impossibile da consumare in tempo? bene esistono diverse ricette per cucinare la zucca che possono essere realizzate anche nell’arco di una settimana. Infatti, la zucca, anche se aperta, avvolta nella pellicola, può essere conservata in frigo fino a una settimana.

Una delle ricette più famose, soprattutto in Emilia Romagna, che ha per ingrediente principale la zucca è quella dei tortelli di zucca preparati conpasta fresca all’uovo e ripieno di zucca con ricotta fresca e amaretti secchi sbriciolati conditi con burro e grana o burro e salvia. Altra ricetta molto appetitosa è quella degli gnocchi di zucca. Se volete cambiare il classico abbinamento con burro e salvia, potete accompagnarli a sughi più sfiziosi come crema di formaggio canestrato che si ottiene riscaldando quest’ultimo in padella insieme alla crema di latte e a piacere formaggio grana grattugiato.risotto_zucca

Altre ricette semplici e molto buone che possono essere più dei contorni da abbinare a vostri piatti o degli antipasti sono la zucca in agrodolce che si prepara come qualsiasi altra verdura in agrodolce e può essere conservata in frigo anche 3/4 giorni o le pettoline di zucca da servire come le tradizionali pettole ben calde.

Inoltre, altra idea davvero semplice è quella di far rosolare in padella tocchetti di zucca con un po’ di porro, e proseguendo la cottura in umido con l’aggiunta di brodo vegetale, si può ottenere, frullando il tutto con un mixer a cottura ultimata, una vellutata crema di zucca dal sapore delicato. La crema può essere assaporata con crostini di pane o anche come specchio
sotto una portata quale può essere per esempio un risotto al gorgonzola.

zucca2E siccome dalla zucca non si butta proprio niente anche i semi possono essere assaporati e pensate che poiché sono ricchi di minerali hanno anche un’azione benefica contro infiammazioni e cistiti. Basta sciacquarli accuratamente, farli asciugare per una notte e successivamente disporli con dell’olio di oliva su una teglia con carta da forno e farli cuocere avendo cura di farli tostare da ambo i lati. Potete conservarli fino a tre mesi, tenendoli a temperatura ambiente in un contenitore ermetico.

E poi dalla buccia della zucca, per chi volesse dilettarsi e divertirsi, possono essere realizzate delle vere e proprie sculture vegetali come foglie e fiori. Insomma questo è un esempio molto semplice, di come un prodotto nostrano, possa essere adoperato, in tutte le sue parti, dalla buccia ai semi, in svariate ricette e come si presti bene a fare economia domestica o meglio come sia semplice applicare il principio di economia domestica a questo prodotto che a volte viene sminuito sia nel sapore che nelle sue potenzialità culinarie.

Chef Giuseppe Semeraro

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